RadUni – l’Associazione degli Operatori e dei Media Radiofonici Universitari – e la Fondazione Antonio Megalizzi rinnovano anche quest’anno il loro impegno nel ricordare Antonio Megalizzi e Bartosz Orent-Niedzielski, colleghi e amici, uccisi nell’attentato ai mercatini di Natale di Strasburgo l’11 dicembre 2018.
NON FERMIAMO QUESTA VOCE è la maratona radiofonica del circuito universitario dedicata a loro, alla loro passione per l’informazione e alla loro voce.
Per il sesto anno consecutivo, l’11 dicembre diventa una data simbolo: una giornata condivisa dalle radio universitarie italiane ed europee, unite in un’unica programmazione speciale che celebra la comunicazione come strumento di dialogo, partecipazione e identità europea. Una giornata corale che continua a dare spazio agli ideali che animavano Antonio e Bartek.
Dalle 8:00 alle 24:00, su raduni.org e su tutte le emittenti del circuito Raduni, andrà in onda una lunga staffetta che intreccia memoria, attualità e responsabilità civile.
Ogni radio offrirà il proprio contributo sui temi chiave del nostro tempo: diritti, conflitti, educazione, salute, informazione e giovani.
Antonio Megalizzi – giovane giornalista e operatore radiofonico universitario, appassionato d’Europa e del racconto del presente – definiva la radio “un mezzo di unica bellezza e dal raro sapore intimista che accarezza il nostro udito ogni giorno”. È questa visione a orientare ancora il lavoro delle redazioni studentesche che, attraverso la maratona, portano avanti la sua voce.
Dal 2018 RadUni e la Fondazione Antonio Megalizzi hanno istituito due momenti commemorativi annuali:
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11 dicembre – dedicato alla memoria di Antonio, Bartek e di tutte le vittime dell’attentato di Strasburgo;
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15 maggio – compleanno di Antonio, dedicato ai suoi progetti, ai suoi contenuti e alla sua visione di comunicazione libera, critica ed europea.
In entrambe le giornate le radio producono programmi originali, speciali radiofonici e contenuti inediti che continuano idealmente il percorso di racconto avviato da Antonio insieme alla comunità universitaria.
PROGRAMMAZIONE – 11 DICEMBRE 2025
| ORARIO | EMITTENTE / FORMAT | TIPOLOGIA | TEMA |
|---|---|---|---|
| 8:00–9:00 | Musica per Antonio e Bartek | Registrato | – |
| 9:00–10:00 | Sanbaradio | Live | Dialogo con la Fondazione Antonio Megalizzi |
| 10:00–11:00 | F2 Radio Lab | Live | – |
| 11:00–12:00 | Radio Statale | Live | Educazione sessuale-affettiva e violenza di genere |
| 12:00–13:00 | Radio 6023 | Live | Guerra nel cinema e nelle arti |
| 13:00–14:00 | Europhonica | Live | Approfondimenti dalla plenaria di Strasburgo e Cielo d’Acciaio |
| 14:00–15:00 | Radio RadUni – Non Fermiamo Questa Voce (RadioSapienza 1, FAN, UMG Web Radio, RadioSapienza 2) | Registrato | Salute mentale; movimenti giovanili; educazione sessuoaffettiva nelle scuole; tema aggiuntivo da comunicare |
| 15:00–16:00 | Radio Quetsch + Best of Bartek | Registrato | – |
| 16:00–17:00 | Erasmus (New) + Best of Antonio | Registrato | – |
| 17:00–24:00 | Repertorio Antonio e Bartek | Registrato | – |
Una giornata ricca, pluralista e attenta al dibattito contemporaneo: dalla salute mentale alla guerra raccontata attraverso il cinema e le arti, dai movimenti studenteschi all’educazione affettiva, fino alla cronaca parlamentare direttamente da Strasburgo.
Come ogni anno anche noi di FAN parteciperemo alla maratona con un nuovo contributo per il podcast CTRL+ALT+CANC che aveva ideato lo stesso Antonio Megalizzi per la nostra redazione.
L’episodio – realizzato da un folto numero di redattori: Marco Bombieri, Matilde Carriero, Emma Lanza, Achille Quarisa, Vanessa Taranto – dedica particolare attenzione ai movimenti e alle culture giovanili: un percorso che attraversa le mobilitazioni della Generazione Z in Nepal, i movimenti studenteschi e operai in Italia del ’68, la nascita della cultura punk e la canzone di protesta in Italia. Questo racconto mette in luce la forza di espressione di generazioni diverse, operative in differenti momenti storici, ma unite dalla volontà di promuovere un cambiamento sociale.
Ne emerge la continuità di una spinta generazionale al cambiamento: epoche diverse, ma un medesimo desiderio di trasformazione sociale, inclusione e partecipazione.
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