mostra – Fuori Aula Network https://www.fuoriaulanetwork.it Fri, 10 May 2024 21:48:17 +0000 it-IT hourly 1 https://wordpress.org/?v=6.4.2 Uscita la nuova puntata di RassegnaTi https://www.fuoriaulanetwork.it/2024/04/02/uscita-la-nuova-puntata-di-rassegnati-31/ https://www.fuoriaulanetwork.it/2024/04/02/uscita-la-nuova-puntata-di-rassegnati-31/#respond Tue, 02 Apr 2024 12:00:14 +0000 https://fuoriaulanetwork-web.azurewebsites.net/?p=7622 Continua a leggere Uscita la nuova puntata di RassegnaTi]]>

FuoriAulaNetwork come ogni settimana vi accompagna alla scoperta di nuovi appuntamenti. A guidarvi in questa nuova puntata troverete Edoardo.


Settimana che si apre martedì 2 aprile con RadioVerona in Affitto, la nostra collaborazione con Radio Verona dove ogni martedì dalle 17 alle 19 due nostri speaker sono in diretta presso la radio scaligera accompagnati da Matteo Sambugaro.

La puntata sarà co-condotta da Margherita e Nicola e interverrà la professoressa Emanuela Bullado per presentare il nuovo corso di laurea in Promozione e gestione del patrimonio territoriale e delle destinazioni turistiche. 

Mercoledi 3 aprile, in biblioteca centrale Arturo Frinzi si inaugura la mostra “I libri in altre parole”.

 

Giovedì 4 si terrà il nuovo incontro del ciclo di conferenze “Città e Libertà. Teorie e pratiche degli spazi urbani”. 

Vi ricordiamo di rimanere sintonizzati per saperne di più, soprattutto sulle prossime uscite degli imperdibili podcast FAN

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Maïmouna Guerresi. Segni di cura https://www.fuoriaulanetwork.it/2024/02/21/maimouna-guerresi-segni-di-cura/ https://www.fuoriaulanetwork.it/2024/02/21/maimouna-guerresi-segni-di-cura/#respond Wed, 21 Feb 2024 15:25:07 +0000 https://fuoriaulanetwork-web.azurewebsites.net/?p=6785 Continua a leggere Maïmouna Guerresi. Segni di cura]]>

Di Viola Parisatto

Mercoledì 14 febbraio, alle ore 16.30, Patrizia Maïmouna Guerresi, artista italo-senegalese, si è recata alla Galleria d’Arte Moderna Achille Forti di Verona per svolgere un incontro il cui scopo consisteva nella spiegazione della sua mostra: “Segni di cura”. La responsabile della Galleria d’Arte Moderna, Patrizia Nuzzo, ha accolto il pubblico nella sala Scacchi, dove si trovano esposte le opere dell’artista Guerresi, facendo una presentazione dell’iniziativa. Al fianco di Patrizia Nuzzo erano presenti la consigliera comunale Carla Agnoli, la storica dell’arte Isabella Brezigar, la giovane vicepresidente vicario del Consiglio comunale Veronica Atitsogbe e quattro operatrici del Servizio Civile Universale della Galleria d’Arte Moderna Achille Forti e del Centro Internazionale di Fotografia Scavi Scaligeri: Giuditta Belloni, Elisabetta Tosti, Angelica Rivetti ed Elisa Panza. Le operatrici sopracitate hanno seguito il processo organizzativo, partecipando a tutte le fasi di creazione dell’esposizione, affiancate dalle tutor Patrizia Nuzzo e Carla Avanzini, in collaborazione con Isabella Brezigar. Quest’ultima si è focalizzata sulla descrizione delle sette opere dell’esibizione (Kunta, Blue Trampoline, Stilita Khadija, Awa in the Winter Garden, The Golden Door, Oracles e Rûh) e alcune sue opere inedite (serie fotografica The sisters e Il lago di sale).

I medium che utilizza Maïmouna Guerresi nella sua carriera artistica sono fotografia, scultura e video installazioni: nell’esposizione in questione vediamo infatti una scultura, quattro fotografie e due video. Le opere dell’artista sono caratterizzate dalla presenza continua di figure femminili, abitanti di paesaggi sospesi che trasmettono un messaggio molto profondo come la ricerca del superamento dei confini culturali, sociali e di genere rispetto al ruolo della donna nell’Islam sofista africano. Lo scopo del lavoro della Guerresi è quello di mettere in discussione l’immaginario eurocentrico fatto di preconcetti legati a distanze e differenze geografiche e antropologiche, cambiare la propria visione del mondo. I temi che affronta nel suo percorso artistico sono: la femminilità e l’armonia tra culture diverse, passando attraverso la propria sensibilità spirituale ed estetica. Il filo tematico della mostra, che accomuna tutte le opere lì esibite, è l’elevazione femminile e la sua essenza materna e misericordiosa, cercando di dimostrare l’evoluzione identitaria, spirituale, culturale e umana della figura rappresentata. Per l’artista le figure femminili sono le protagoniste, poste in una dimensione a-temporale, della forza di natura spirituale e rigenerativa che supera i confini geografici e di genere attraverso le quali si esplorano due mondi, spirituale e politico sociale, tradotti in un linguaggio metafisico. Un altro aspetto molto interessante dell’arte di Maïmouna Guerresi è il riportare la sua visione introspettiva degli impulsi ricevuti dalle sue due culture, europea e africana, unite alla spiritualità sufi islamica. Questa mescolanza di culture nelle sue opere viene espressa con costumi, personaggi, calligrafie e simboli, scenografie e murales dipinti da lei stessa. Il velo della donna, che levita ed è sospesa nel tentativo di ricercare il proprio equilibrio interiore ed estetico, è irrigidito da una materia che diviene corteccia oppure contenitore di un corpo mistico. Il concetto di corpo-albero è al centro del pensiero dell’artista come si può ben vedere in Stilita Khadija, metafora dell’albero che fa da ponte tra cielo e terra.

Stilita Khadija (2017)

“Io poi immagino, nella mia fantasia, che attraverso delle pratiche spirituali si possano raggiungere anche delle facoltà fisiche, visive e sensoriali inusuali, tanto da poter riconoscere in sé stessi o negli altri, la propria natura interiore”. Con questa citazione della Guerresi si può capire appieno qual è l’essenza profonda del suo lavoro artistico, il suo scopo primario è il riuscire a far diventare la parola “identità” un termine obsoleto. Parlando di facoltà fisiche, visive e sensoriali inusuali l’artista intende il fluttuare nell’aria, il camminare sui trampolini e il mimetizzarsi con la natura. Altro concetto nell’arte di Maïmouna Guerresi è il “vuoto“, visibile in Kunta e in The Golden Door, che attira lo spettatore.

Kunta (2003)

Consiglio a chiunque di visitare questa mostra perché trasmette delle sensazioni molto profonde e toccanti a mio parere. L’opera più bella di questa esibizione, ovvero quella che mi ha toccata particolarmente, è Blue Trampoline: rappresentazione della dualità tra sospensione, elevazione e paura del vuoto e racconto della possibilità di coesistere fuori dalle logiche di terrore, sfruttamento e dominio.

Blue Trampoline (2016)

La visione dell’esposizione è compresa nel biglietto d’ingresso alla Galleria d’Arte Moderna Achille Forti. La durata della mostra va dal 14 febbraio al 7 aprile 2024 con orari variabili: da martedì a domenica dalle 10 alle 18 (ultimo ingresso alle 17.30); lunedì chiuso. Sono a disposizione anche visite guidate e percorsi didattici: dal martedì al venerdì dalle 9 alle 13 e dalle 14 alle 16; il sabato dalle 9 alle 13.

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“Torn Curtain. Buongiorno, buonasera”, una mostra a sé stante https://www.fuoriaulanetwork.it/2024/02/16/torn-curtain-buongiorno-buonasera-una-mostra-a-se-stante/ https://www.fuoriaulanetwork.it/2024/02/16/torn-curtain-buongiorno-buonasera-una-mostra-a-se-stante/#respond Fri, 16 Feb 2024 15:49:58 +0000 https://fuoriaulanetwork-web.azurewebsites.net/?p=6731 Continua a leggere “Torn Curtain. Buongiorno, buonasera”, una mostra a sé stante]]>

Di Viola Parisatto

Nella tarda mattinata di sabato 10 febbraio, presso la galleria d’arte “Studio la Città”, si è tenuta l’inaugurazione della mostra Torn Curtain. Buongiorno, buonasera a cura di Hélène de Franchis, fondatrice e titolare della galleria d’arte in questione, e Luca Massimo Barbero, professore e storico dell’arte. Con questo titolo i curatori riprendono una frase di Alfred Hitchcock riguardante il suo film Torn Curtain: “Chiedere a uno che racconta delle storie di tener conto della verosimiglianza mi sembra tanto ridicolo quanto chiedere a un pittore figurativo di rappresentare le cose con esattezza”. 

“è una mostra che se ti lasci andare oltre ogni convenzione, oltre ogni idealità dell’arte contemporanea è facilissima da capire. In fondo questa mostra è un po’ come l’educazione: non si deve vedere troppo ma se lasci parlare le persone, capisci che lo sono”: così ha detto Luca Massimo Barbero, al fianco della gallerista de Franchis, facendo una breve presentazione della mostra.

Le pareti dell’ampio spazio della galleria sono tappezzate da oltre sessanta opere (dipinti, sculture, fotografie e disegni) di artisti italiani e non, legati ai mondi della ceramica, dei paesaggi del ‘900, delle opere astratte, incisioni e disegni intrisi di mistero con l’aggiunta di un’immersione negli anni ’80, la fotografia e la moda. Tra questi cinquantuno artisti troviamo: Edward Burne-Jones, Carlo Carrà, Giorgio de Chirico, Mario Sironi, Francesco Clemente, Bruno Fantelli, ma anche Chris Orr, Herbert Hamak, Nick Cave, Richard Smith, David Simpson, Richard Avedon, Emil Lukas e Man Ray.

Gli scatti su stampa a colori di Richard Avedon esposti in mostra erano stati fatti per la campagna di abiti per Versace nel 1983 nei quali si vedono dei giovani sdraiati su dei cuscini, testimonianza della volontà delle persone degli anni ’70-’80 di avere un mondo colorato che uscisse dalla realtà opprimente di quel tempo per entrare in un mondo in cui la bellezza e la giovinezza facevano da protagonisti.

Consiglio caldamente di andare ad ammirare queste opere di “nicchia” perché non si sa quando ricapiterà di ospitarle di nuovo nella nostra città. La visita di questa galleria merita soprattutto perché mostra dei capolavori inediti e sconosciuti ai più, della storia dell’arte contemporanea. Giorgio de Chirico, Apocalisse è una serie di litografie molto affascinante e a mio parere è l’opera più bella esposta in mostra: soffermatevi ad ammirarne tutti i particolari perché ne vale la pena.

Il periodo espositivo di Torn Curtain. Buongiorno, buonasera ha inizio il 12 febbraio per proseguire fino al 4 maggio 2024. Gli orari di apertura sono: lunedì dalle 14 alle 18; da martedì a venerdì dalle 9 alle 13 e dalle 14 alle 18; sabato dalle 9 alle 13 (su prenotazione da effettuare entro il giovedì della stessa settimana).

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